Vini & Sapori
I Vini
La provincia di Bergamo è rappresentativa di tutta la filiera enografica, con una produzione vitivinicola di qualità, capace di conquistare consumatori da tutto il mondo.
Il territorio bergamasco vanta numerosi prodotti tipici: formaggi (con il maggior numero di produzioni DOP in Italia), carne, salumi, paste ripiene (a partire dal casoncello), birra, miele, confetture, pane, dolci, olio, frutta e ortaggi.
Nello specifico segnaliamo le produzioni di vino:
E’ un vino rosso passito ottenuto per il 100% da uve “Moscato di Scanzo” prodotte e vinificate dentro il comune di Scanzorosciate.
Il Moscato di Scanzo é un vitigno autoctono riscoperto e selezionato negli anni ’80.
Il Moscato di Scanzo docg si ottiene con un procedimento che prevede la raccolta dell’uva tra la fine di settembre e la metá di ottobre dove le uve vengono poste in appassimento per un minimo di 21 giorni.
La procedura di appassimento avviene adagiando le uve su graticci oppure in apposite cassette in ambienti ventilati o termo condizionati.
Il disciplinare di produzione prevede che sia sottoposto ad un periodo di invecchiamento di almeno 2 anni.
E’ di color rosso rubino, più o meno intenso, che può tendere al cerasuolo con riflessi granati; dal profumo delicato, intenso, persistente e caratteristico; il sapore é dolce, gradevole, armonico, con leggero retrogusto di mandorla con un aroma pronunciato e sentori di rosa appassita, salvia sclarea, miele d’acacia, frutti rossi e, in alcuni casi, note speziate di pepe e cannella.
Questa è la nuova Doc Bergamasca, riconosciuta con un decreto ministeriale nel maggio 2011. La prima vendemmia è stata, appunto, la 2011 e ci troviamo davanti ad una vera e propria rinascita per alcuni vitigni autoctoni del territorio, coltivati da secoli sul terreno bergamasco.
Nella Doc rientrano 14 tipologie monovarietali: bianchi, rossi, rosati, fermi e frizzanti; per una gamma di prodotti completa e variegata.
Le 14 tipologie comprendono: Colleoni Pinot Bianco, Colleoni Pinot Grigio, Colleoni Chardonnay, Colleoni Incrocio Manzoni Bianco , Colleoni Moscato Giallo, Colleoni Moscato Giallo Passito, Colleoni Schiava, Colleoni Merlot, Colleoni Marzemino, Colleoni Cabernet, Colleoni Franconia, Colleoni Incrocio Terzi, Colleoni Novello, Colleoni Spumante.
E’ prodotto dall’unione di uve Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Grigio nelle proporzioni indicate dal disciplinare ( 55-80% Pinot Bianco e/o Chardonnay, 20-45% Pinot Grigio).
Il colore è giallo paglierino, al profumo è intenso con netti sentori fruttati riconducibili ai vitigni di provenienza.
Al sapore è secco e asciutto con una sensazione finale piena e armonica.
Si adatta perfettamente ad antipasti, ai primi piatti con sughi bianchi e alle portate di pesce.
Va servito ad una temperatura di circa 10 C°.
Protagonista indiscusso della Denominazione, riconosciuta nel 1976, il Valcalepio Rosso Doc è un blend di uve Merlot e Cabernet Sauvignon vinificate separatamente (vista la differente epoca di maturazione delle uve).
All’inizio della primavera i vini vengono assemblati nelle proporzioni indicate dal disciplinare: Merlot 40-75% e Cabernet 25-60%.
Si passa quindi ad un affinamento in botte di qualche mese a cui segue l’immissione al consumo dal 1 novembre dell’anno successivo alla vendemmia.
Il Valcalepio Rosso Doc si presenta in un colore rosso rubino tendente al granata, profumo intenso con netto sentore in cui è riconoscibile l’amarena; di sapore asciutto, morbido con una sensazione armonica finale piena e soddisfacente.
Si adatta perfettamente ai piatti di carni rosse e bianche, arrosti, cacciagione e formaggi.
Va servito ad una temperatura di circa 18 C°, utilizzando l’apposito calice Valcalepio.
La predisposizione del territorio bergamasco alla produzione di vini rossi ha dato la possibilità, per alcune partite che presentino condizioni particolari di maturità e di struttura, di fregiarsi, dopo un percorso di affinamento di 3 anni, della dizione Riserva.
La tipologia Riserva mantiene le caratteristiche del Valcalepio Rosso Doc, supportate però da una maggiore struttura e da una personalità nettamente superiore.
La ricchezza di tannini dolci, dovuti al lungo affinamento in legno, lo rende un vino importante ma piacevole da bere che può essere abbinato a piatti di carne impegnativi e a formaggi.
Anche in questo caso la caratteristica più ricercata e voluta è l’armonia.
E’ un vino rosso passito ottenuto per il 100% da uve Moscato Rosso.
Il Valcalepio Moscato Passito Doc si ottiene con un procedimento che prevede la raccolta dell’uva nei primi giorni di ottobre, in seguito alla quale i grappoli vengono posti in appassimento per almeno 21 giorni.
Solo a questo punto si procede alla vinificazione, durante la quale la fase fermentativa avviene dapprima sulle bucce e poi con il solo mosto.
A seguito del lento processo di fermentazione e il successivo affinamento, il vino può essere posto in commercio a partire dalla primavera del secondo anno successivo alla vendemmia.
E’ di color rosso rubino con un aroma pronunciato e sentori di rosa appassita, salvia sclarea, miele d’acacia, frutti rossi e, in alcuni casi, note speziate di pepe e cannella.
Si beve generalmente a fine pasto con pasticceria secca ma è da provare anche in abbinamento con formaggi (erborinati e non). Va servito a 15 C°.
La produzione enologica bergamasca non si ferma ai doc ma si completa con la gamma dei vini ad indicazione geografica tipica. In questi vini è forte il legame con il territorio in quanto vengono impiegati vitigni tradizionali con vinificazioni atte ad esprimere un gusto legato al piacere del bere.
E’ in questo ambito che il viticoltore si sente più libero di sperimentare ed esprimere al massimo la propria personalità ed ambizione.
Per quanto riguarda la produzione casearia, segnaliamo le DOP, a denominazione di origine protetta, prodotte in provincia di Bergamo: Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana, Taleggio, Bitto, Gorgonzola, Grana Padano, Quartirolo Lombardo, Salva Cremasco, Provolone Valpadana e Strachitunt.
Il territorio
La zona in cui si snodano i percorsi della Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca è rappresentata dalla fascia pedemontana della provincia di Bergamo compresa fra l’Adda e l’Oglio.
Un territorio ricco di storia e di tradizioni in cui le testimonianze sono talmente numerose che l’enoturista potrebbe rimanere in zona giorni e giorni visitando cose sempre nuove e rimanendone sempre appagato.
In questa fascia lunga e stretta con pendenze a volte proibitive troviamo circa 800 ettari di vigneto e qualche decina di ettari di oliveto, residui di un’estensione maggiore ma baluardo di una tradizione che il contadino bergamasca difendendo con coraggio e passione.
Ne sono contorno castelli medioevali, chiese e abbazie di ogni epoca retaggio di una storia ricca e appassionante legata al vino dall’emblema del consorzio tutela valcalepio riportante l’effigie di Bartolomeo Colleoni.
All’interno di questa zona troviamo ancora luoghi incontaminati dove la natura è protagonista e quindi l’appassionato può immergersi in essa per ricevere quelle sensazioni che molte volte abbiamo dimenticato.
Non scordiamo poi la tradizionale ospitalità e quindi la presenza di aziende agricole, di agriturismi e di locali legati al territorio che possono far scoprire antichi sapori ormai dimenticati.
Formaggi e salumi
Naturalmente non possiamo dimenticare la produzione casearia legata a formaggi famosissimi quali il Taleggio e ad altri forse meno noti ma che sono lo specchio di antiche tradizioni quali il Formai de Mut, il Branzi, lo Strachì Tund, le formaggelle delle varie valli, gli stracchini e i caprini dovuti alla riscoperta dell’allevamento delle capre.
Grande tradizione anche nell’arte e nell’uso della carne di maiale con la produzione del lardo, della pancetta, della salsiccia, del cotechino e del salame bergamasco.
Ultima riscoperta il gaì, salame di pecora, senza dimenticare il piatto bergamasco per tradizione: la polenta.
Altri sapori importanti della zona sono la birra, il miele, i salumi, le paste ripiene, la pasticceria, ecc.